09 fevereiro 2008

“Invece il cento c’è” de Loris Malaguzzi

“Invece il cento c’è”
Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo

Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:invece il cento c’è.
(O original é sempre mais bonito!)

1 comentário:

Menina Lua disse...

Foi Louis Malaguzzi um dos principais mentores da construção de Reggio Emilia, tendo sistematizado a teoria que sustenta este Modelo Curricular. "Além de estar atento à fala, é preciso estar disponível e ter sensibilidade para ouvir as cem, as mil linguagens, símbolos e códigos que as crianças usam para se expressar", levando a criança a utilizar diferentes formas de linguagem.


Inês Santos

Qual é o modelo curricular que considera mais interessante?